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Io ti "amoro" dalla Terra alla Luna andata e ritorno...  

Quando finalmente nacque suo figlio, Helen aveva 38 anni ed era al settimo cielo.

Una gioia incontenibile si impadroně di lei, una di quelle che non si possono spiegare, perché era nato Pietro, il figlio tanto desiderato da lei e suo marito Paolo.

Quel figlio ora era il centro del loro universo.

Potete immaginare le attenzioni che tutta la famiglia, nonni, zii, cugini avevano per il piccolino che crebbe fino a 4 anni, vivace, allegro e sereno circondato dall'amore puro e sincero di tutta l'allegra brigata. Ma, e qui sta il punto, Pietro non parlava, proprio non sembrava interessato, capiva perfettamente qualunque cosa fin da piccolo, ma non rispondeva mai ad alcuna domanda; quando gli parlavi lui semplicemente ti guardava dritto negli occhi senza parlare, guardava le tue labbra muoversi, ma non rispondeva, non lo faceva mai.

"Mamma, papŕ, si, no" erano le uniche quattro parole che gli avevano sentito dire in quegli anni, anni costellati di visite presso i migliori specialisti senza uno straccio di diagnosi, senza una spiegazione a cui aggrapparsi per Helen e Paolo, che mai perň si erano scoraggiati, erano davvero l'uno il sostegno dell'altra.

La cosa buffa poi era che Pietro era l'unico che non si preoccupava minimamente della cosa, nč sembrava infastidito piů di tanto da tutti quei test a cui sistematicamente veniva sottoposto ormai da anni. Svolgeva diligentemente quanto richiesto, aveva, manco a dirlo un QI oltre la media, molto oltre disse il neuropsichiatria impressionato dai risultati degli ultimi test di Pietro e poi, finito il suo test, Pietro si dedicava alla sua passione, la lettura...

Che ci crediate o no, zb>Pietro aveva imparato a leggere giŕ a 4 anni.

In terapia aveva imparato l'alfabeto ed i numeri in un baleno, leggeva a mente con una facilitŕ da spaventare la sua logopedista Elisa con cui aveva una sintonia speciale.

Divorata i libri e i suoi preferiti erano quelli che parlavano di astronomia, le costellazioni, i pianeti, la Luna...

Tutto ebbe inizio con la favola "Amore di mamma, dalla Terra alla Luna, andata e ritorno", un delizioso libro sull'immensitŕ dell'amore materno raccontato come un viaggio meraviglioso e infinito dalla Terra appunto alla Luna...

In libreria dove ogni settimana andava con mamma e papŕ, Pietro si tuffava letteralmente nei suoi libri.

Fu cosě che Helen sin da piccino iniziň a leggere per lui ogni sera quel libriccino speciale, "Amore di mamma, dalla, Terra alla Luna andata e ritorno", un racconto di amore materno immenso come gli astri del cielo, con tante figure, la piů bella di tutte era l'ultima immagine in fondo al libriccino, che ritraeva un bambino avvolto dalle braccia della sua mamma e in quell'abbraccio le sue tenerissime parole "Anima mia, io ti amoro per sempre dalla Terra alla Luna, andata e ritorno... ".

Ogni sera Pietro nel suo letto aspettava solo quelle ultime parole, poi cercava gli occhi di sua madre e le si gettava con impeto fra le braccia, stringedola forte forte, dicendole in quell'abbraccio molto piů di mille parole...

Helen e Paolo non smettevano poi di documentarsi, i migliori specialisti erano tutti lě a consultarsi, ma una risposta non l'avevano per loro.

Una sera nonno Salvo, il nonno materno di Pietro, quel nonno dai meravigliosi e morbidi baffi bianchi che nascondevano le sue labbra ma non la sua profonda voce, nonno Salvo che riusciva a "parlare ai suoi silenzi" piů di tutti gli altri, quella sera si avvicinň a sua figlia Helen e le disse con tutta la sensibilitŕ che un padre puň avere per una figlia che soffre.

-Helen cara, Pietro parlerŕ quando lui vorrŕ farlo, ne sono sicuro come lo sono che mi chiamo Salvo! Ascolta questo vecchio e ascolta il tuo cuore, ti guiderŕ da lui.

Lasciamo che sia lui a voler parlare, lasciamoglielo fare liberamente. Č un bambino sano, intelligente, non ha alcuna malattia, lasciamogli la sua libertŕ di esprimersi a parole quando si sentirŕ pronto a farlo-

Quella sera Pietro aveva ascoltato attentamente le parole di nonno Salvo, le aveva sentite eccome, ci stava ancora pensando su, quando Helen entrň nella sua stanza con la sua favola preferita.

Accadde tutto cosě in fretta che Helen ancora oggi non sa cosa sua accaduto prima e cosa dopo!

Aveva iniziato a leggere a Pietro la sua favola preferita, seduta sul suo letto e lui lentamente le si era avvicinato, giunta all'ultima pagina, quella preferita da Pietro, quella in cui mamma e figlio diventano un unico abbraccio di promessa d'amore, ecco in quel momento Pietro le prese delicatamente il libro dalle mani, lo posň in grembo a sua madre e per la prima volta abbracciandola stretto le sussurrň con la voce piů dolce del miele:

-Mamma...io Pietro "ti amoro" dalla Terra alla Luna andata e ritorno, ma una volta in piů di te...-

E poi fu un torrente in piena, Pietro parlava, parlava di tutto quello che aveva incamerato nella sua testa in tutti gli anni del silenzio, certo le parole non erano perfette, ma pazienza, avrebbe ripreso logopedia con Elisa, che problema c'era!

Pietro parlava a raffica come se non ci fosse un domani, saltava sul letto, scendeva dal letto, correva nella stanza, ridendo e abbracciando la sua mamma.

Helen piangeva e rideva allo stesso tempo, tentava di abbracciare il suo Pietro impazzito di gioia, Helen, meravigliosa mamma che con tenacia gli aveva mostrato la strada per arrivare a lei...voleva ora camminare stretta stretta a lui...

Gruppo: comunicazione|News # 677 | inserita il: 22/01/2019| Autore: Emanuela Cannella


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