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C'era una volta... uffa che noia! 

Ogni sera prima di addormentarsi Matilda esigeva dalla sua mamma la favola della buonanotte.

Si, si avete capito bene, esigeva la sua favola e non si accontentata certo di quelle tradizionali che iniziano con "C'era una volta..."

Nossignore, Matilda voleva una favola che iniziasse "C'è... adesso, ora, in questo preciso momento" non "C'era una volta... " che era proprio noioso, troppo noioso!

Su questo era stata chiarissima, altrimenti non sarebbe riuscita ad addormentarsi!

- Mamma, raccontami una storia nuova, raccontami "C'è...adesso" così posso finalmente far volare la mia fantasia, come dici sempre tu... -

Matilda aveva 6 anni, una fervida immaginazione e un'inesauribile curiosità, unite ad una sensibilità fuori dal comune per una bambina così piccola.

I suoi genitori l'adoravano e di certo non avevano il tempo di annoiarsi con lei, sempre lì a pensarne una e a farne cento delle sue, nonostante la guardassero tutti a vista!

Quella sera la mamma pensò di aver trovato la favola giusta per Matilda, a dire il vero era una filastrocca, che cominciava più o meno così..

Chi c'è...adesso qui con me?

Bimba più curiosa al mondo non c'è, Matilda è il suo nome,

volete sapere com'è?

Paffute ha le guance, rossi i capelli, occhi verdi e lucenti come smeraldi,

è qui sul suo letto in trepida attesa

della sua favola con grande pretesa!

Tante storie potrei raccontarle,

nessuna di queste potrebbe bastarle, allora voi mi direte:

- "che si fa,

la favola di Matilda è finita di già?"-

Favola più allegra di questa non c'è,

della mia vita accanto a te,

del bene che mi regali ogni giorno,

col tuo sorriso gaio e giocondo,

per questo Matilda, anima mia,

corri felice con la tua fantasia,

dolce piccola peste mia,

tu che da sola non puoi,

vola nei tuoi sogni in alto lassù,

vola Matilda, vola nel cielo tuo blu...

E così Matilda si era addormentata finalmente con un sorriso stampato sulle labbra, stanchissima ma felice come sempre della sua intensa giornata; sua mamma intanto le sistemava accanto al letto la sua nuova sedia a rotelle "spaziale"...Guai a spostarla dal suo posto, Matilda ci sarebbe saltata su appena aperti gli occhi la mattina seguente e via a giocare spensierata, ora...adesso...in questo preciso momento...

Per Matilda era tutto, era... le sue gambe e la sua mamma questo lo sapeva bene, molto bene...

Gruppo: comunicazione|News # 690 | inserita il: /08/2002| Autore: Emanuela Cannella


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