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Facciamo un patto tu ed io? 

È molto difficile per me capire cosa passi per la testa di un ragazzino di 9 anni quando ti trovi di fronte un personaggio, perché di vero e proprio personaggio si tratta, del calibro di mio figlio minore.

È intelligente certo, come lo sono i bambini di oggi; tanti infatti sono gli stimoli che riceve il suo cervello ogni giorno per cui impara in fretta tutto quello che gli interessa e molto altro che, a parer mio, non dovrebbe ancora conoscere.

Accade poi che ti spiazzi con domande "difficili" su argomenti che sono anche piuttosto lontani dal suo mondo ancora infantile, ma poiché è piuttosto perspicace e caparbio, non molla facilmente la preda quando capisce di avermi in pugno.

Capita così che mi chieda cosa significhi esattamente essere un ragazzino DSA, che voglia capire quale sia il "problema" di cui si parla e "come e se" soprattutto si possa "guarire dal DSA". Suo fratello di 3 anni e mezzo più grande è un "DSA puro" come è stato definito, in gamba certo, infatti lui lo guarda con ammirazione sin da quando era piccolo!

Suo fratello è un ragazzo che fa i "conti con il DSA" tutti i giorni e quindi lui vuole vederci chiaro sull'argomento, perché conosce un ragazzino con lo stesso disturbo DSA, un suo compagno di scuola che è poi uno dei suoi migliori amici.

-Mamma tu me lo devi spiegare per filo e per segno, io devo capire esattamente come comportarmi con lui, per non fare errori, per non ferire i suoi sentimenti come a volte è accaduto con mio fratello. Il mio amico è molto sensibile, è speciale sai, noi ci comprendiamo al volo e ci divertiamo tanto insieme. A scuola fa fatica certo, ma si impegna tantissimo e quando finisce un compito per bene è orgoglioso del risultato e anche se ci ha messo un po' di più a terminarlo, non importa!

A volte quando mi racconta delle sue avventure che mi lasciano a bocca aperta, si esalta nella storia ed esagera perché le spara troppo grosse e poi ci resta male e si mette a piangere se io non gli credo! Siccome è mio amico, gli ho detto che ci credo ad uno si e ad uno no dei racconti che mi fa a ricreazione, così lui è di nuovo contento, perché noi siamo amici e gli amici sono quelli su cui puoi contare sempre, vero mamma... Ma non so se sia giusto fare così, proprio non lo so... -

Resto in silenzio per un po', sono sulle spine devo prima di tutto raccogliere le idee e trovare le parole giuste; lui mi osserva attentamente, se c'è infatti una cosa che sa fare benissimo è parlare al momento giusto e così dopo un mio lungo silenzio, puntando dritto all'essenza dell'argomento, prosegue imperterrito.

- Mamma non preoccuparti quello che mi dirai resterà fra noi, mio fratello non lo saprà, io gli voglio tanto bene anche se lui a volte è dispettoso con me, è il mio faro e come ci avete insegnato tu e papà, noi saremo sempre l'uno l'appoggio dell'altro, nel bene e nel male! -

E così resto ancora più in silenzio, lo guardo e mi commuovo, come mi accade spesso con lui e poi mi chiedo cosa possa aggiungere io alla sua semplicità di ragazzino, lui che ha già trovato il modo giusto di rapportarsi con il DSA, seguendo semplicemente il suo istinto, quell'istinto che ci guida a proteggere e difendere chi sia nella vita per una qualsiasi ragione, più debole ed esposto di noi, senza ferirlo ma incoraggiandolo a camminare insieme a noi.

-Credo sia un'ottima idea contrattare con il tuo amico sulla verità dei suoi racconti, direi che il rapporto 1:1 sia perfetto, così saprà di poterle sparare grosse solo ogni tanto! Sai, il mondo DSA è un mondo accessibile a pochi, serve una fervida immaginazione ed un'attenzione al particolare rare che non tutti hanno. Tu sei un ottimo osservatore, sei attento e curioso e se seguirai sempre il tuo istinto non sbaglierai col tuo amico! Ma facciamo un patto, io ti dirò cosa dire e fare solo quando tu non troverai da solo la soluzione, sono sicura però che del mio aiuto non avrai affatto bisogno.

Una cosa voglio dirtela però, una cosa importante che devi tenere bene a mente. Dal DSA non si "guarisce" perché non è affatto una malattia, anzi è esattamente l'opposto è un mondo sanissimo dove l'intelligenza trova ampio spazio di manovra, dove le emozioni sono a tutto tondo, dove imparare e capire soprattutto cose nuove non è scontato, ma guadagnato con la determinazione! Da un ragazzo DSA si ha tanto da imparare, di questo puoi esserne sicuro!-

Allora lui mi tira giù verso di se', mi abbraccia forte, strofina il suo musetto di bambino contro il mio viso, poi come fanno di solito gli adulti con loro più piccoli, mi scompiglia affettuosamente i capelli e quel gesto lo rende improvvisamente "grande" ai miei occhi. È come se mi dicesse

-Tranquilla è tutto a posto, ci penso io a te non preoccuparti, so come si fa...-

A volte i ruoli fra noi si invertono e per un attimo, solo per un attimo avverto la forza pura che guida i suoi gesti, le sue parole e ne rimango affascinata.

Non so quanto abbia compreso di tutto il mio discorso, certo è che torneremo di sicuro sull'argomento DSA, perché questo è un mondo vibrante di emozioni in continua evoluzione, dove trovare il proprio modo di imparare è per ciascuno il vero obiettivo da raggiungere nella corsa della vita, che tu sia DSA o altro acronimo che importanza ha!

Io scommetto ad occhi chiusi su un ragazzo DSA e sul suo amico che sa guardare oltre le sue difficoltà!

Facciamo un patto tu ed io, scommetti anche tu?

Gruppo: comunicazione|News # 713 | inserita il: 28/02/2019| Autore: Emanuela Cannella


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