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Brillero', anch'io un giorno brillero'!  

Questa la storia di una piccola stella, una Stellina appunto, talmente "ina" da non sapere ancora quali meravigliose avventure l'aspettassero in cielo di notte!

Una sera insieme a tutte le sue sorelle stelle, pi grandi di lei, Stellina si dispose in cielo come mamma Cometa le aveva insegnato a fare e guardandosi intorno come ogni sera faceva, osserv di nascosto le sue luminose sorelle.

C'era Bettina, la pi brillante di tutte, elegante e raffinata stava l nel blu della notte a parlare con Melita, poco pi piccola e con una coda luminosa da far invidia tanto era brillante!

Pi in alto nel blu della notte c'erano le tre gemelle Sally, Lucy e Mary sempre cos unite da sembrare da lontano un'unica stella gigante!

E poi c'erano tutte le altre sparse nel cielo notturno, ognuna al suo posto, ognuna consapevole del suo splendore, ognuna pronta ad illuminare il cielo di notte per far sognare gli umani.

Stellina era triste, lo era sempre di pi da in po' di tempo, mamma Cometa lo aveva capito, perch ad una mamma non sfugge nulla, neanche se ha milioni di stelle a cui badare!

Le si avvicin e vedendola cos triste le chiese dolcemente: "Piccola mia non sei felice qui con le tue sorelle? Dimmi tesoro, cosa ti fa soffrire, a me puoi dirlo, sono la mamma..."

Stellina non sapeva cosa rispondere, non sapeva proprio definire quella sensazione che aveva dentro, quella sensazione di essere "fuori posto" l, lei non brillava certo come le sue sorelle, era molto, molto pi piccola di loro e poi era l'unica fra milioni di stelle che piangeva...

Si lei piangeva, di nascosto certo, quando nessuna di loro le prestava attenzione, di giorno piangeva, perch era l'unico modo per sfogare le sue emozioni, per riuscire poi la notte a riprendere il controllo ed il suo posto di stella nel cielo.

Solo mamma Cometa lo sapeva, solo lei aveva capito il suo dolore...

Stellina si fece coraggio e guardando sua mamma negli occhi le disse: -Mamma, ho bisogno di trovare il mio posto che non qui con le mie sorelle, ho bisogno di capire cosa so fare, forse cambiare cielo mi far bene non credi? -

Mamma Cometa la guard e poi l'abbracci cos forte da farle sentire in quell'abbraccio tutto il suo amore immenso di mamma, quindi la lascio andare, convinta che Stellina avrebbe trovato quello che cercava, perch solo cos sarebbe stata felice.

Le fece tutte le raccomandazioni di rito, soprattutto non girovagare di giorno come a lei piaceva fare, poi la salut.

Stellina cos era partita alla ricerca di s ed il solo fatto di averlo deciso la rendeva euforica.

Le sue sorelle erano molto perplesse, non capivano che bisogno avesse di andarsene, ma se era questo ci che Stellina voleva, che partisse pure!

Nel cielo cos, ovunque si trovasse ogni notte, Stellina fece del suo meglio per brillare e dare agli umani modo di sognare.

Poi accadde una notte un evento inatteso e per Stellina fu una notte memorabile!

Si trovava sul mare, un mare sferzato da una tempesta, fulmini e saette la facevano da padroni ed erano l'unica fonte di luce che rischiarava il buio pesto di quella terribile notte.

La luna era oscurata dalle nubi, pi buio di cos non si poteva!

In quel mare in burrasca Stellina vide che c'era una piccola imbarcazione che era battuta dalle onde e dal vento cos forte da rischiare di farla scuffiare. A bordo Stellina scorse una donna con il timone stretto fra le mani, dietro di lei avvinghiata c'era una bambina con gli occhi sbarrati per la paura: erano completamente bagnate ed impaurite, prossime al crollo...

La donna grid con quanto fiato avesse in corpo dove fosse finita la Stella Polare, aveva bisogno di saperlo subito, tutti gli strumenti erano fuori uso, solo la Stella Polare l'avrebbe guidata per uscire da quella tempesta...

Stellina inizi ad aver paura, si guard attorno alla ricerca della Stella Polare, ma non riusc a trovarla, il suo posto era vuoto non c'era nessuno nel cielo blu di quella notte, l'ultima Stella Polare era andata in pensione e nessuno si era accorto della sua assenza...

Non c'era pi tempo da perdere, Stellina infil la sua prima punta, poi la seconda, poi la terza e cos fino alla quinta nell'impronta lasciata dall'ultima Stella Polare e come per incanto sent una forza irrompere dentro di lei, si illumin come mai era riuscita a fare fra le sue sorelle, un bagliore di luce si fece largo fra le nuvole, sempre pi forte, sempre pi forte, Stellina pulsava di luce a pi non posso e come un cuore che con il suo battito spinge il sangue nelle vene per raggiungere e nutrire cos anche la pi piccola e lontana cellula nel nostro corpo, cos Stellina puls, puls e ancora puls tutta la luce che pot!

Un urlo di gioia si ud dalla barca, la donna vir subito il timone e guidata da Stellina riusc con grande fatica ad uscire dalla tempesta, raggiunse una piccola insenatura dove il mare era pi calmo e finalmente lei e la piccola tirarono un respiro di sollievo.

Era stremata, povera donna, credeva non ce l'avrebbero fatta questa volta, lei e la sua piccola Milly, costretta a vivere con la mamma su un barca sempre in movimento in mare aperto per via di quella malattia che le impediva di respirare l'aria inquinata delle citt.

Milly stava bene solo in mare, non aveva bisogno di medicine l, cos sua mamma aveva rivoluzionato tutta la sua vita, aveva venduto la casa, l'auto, aveva raccolto fondi a sostegno dell'impresa ed insieme alla sua piccola Milly erano partite alla scoperta di una vita diversa, intensa ed emozionante, ma tanto tanto difficile.

Il pap di Milly, un medico, le raggiungeva appena possibile in qualche porto, qualcuno doveva pur lavorare per cercare una cura alla malattia di Milly e lui era il ricercatore medico pi convinto che ci fosse al mondo per trovare quella cura... S, lui ce l'avrebbe fatta per la sua Milly a scovare quella cura.

Stellina era finalmente dove voleva essere, aveva trovato il suo posto nel cielo blu della notte, la sua missione era proprio questa, lei era la Stella Polare quella che punta sempre al Nord, la stessa Stellina che per milioni di anni ancora guider gli umani...E li far sognare.

Gruppo: comunicazione|News # 721 | inserita il: 07/03/2019| Autore: Emanuela Cannella


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