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C'era una volta...ma per fortuna c' ancora!  

Quante volte da bambina volavo con la fantasia leggendo o ascoltando storie che iniziavano con l'indimenticabile "C'era una volta..."

Dalle favole classiche a quelle meno conosciute, con tutte ed in tutte mi sono immersa, persa piacevolmente in un mondo che ho adorato immediatamente e a cui devo oggi tantissimo per avermi permesso di coltivare la mia grande passione: la scrittura!

Ricordo con nostalgia il primo mangia dischi portatile di colore arancio, regalo di pap per i miei 5 anni con una pila di dischi 45 giri di favole della collana Mille e una notte... Indimenticabile la musica d'ingresso, indimenticabile la voce narrante, gioia pura l'ascolto in solitudine di ogni favola! Non sapevo ancora leggere ovviamente ma consumai letteralmente quei dischi ascoltando ininterrottamente le favole ogni volta che ne avevo la possibilit. Ero assetata di curiosit, non mi stancavo mai, ero capace di stare ore ed ore sdraiata sul mio letto o sul pavimento direttamente, attaccata al mangia dischi! Poi a 6 anni mio padre mi regal il mio primo libro di favole un "tomo" dei Fratelli Grimm che ho amato alla follia, divorato d'un fiato, consumato leggendolo e rileggendolo pi volte. Ma il racconto che pi ho amato stato Alice nel Paese delle Meraviglie (Lewis Carrol), l'ho amato tantissimo da piccola ma l'ho apprezzato e soprattutto compreso da adulta, perch quando ho visto la sua riproduzione cinematografica (Alice in the wonderland di Tim Burton) ho pianto di gioia per aver immaginato esattamente cos la Alice del libro, esattamente cos il Cappellaio Matto, esattamente cos il Gianconiglio!

E poi un bel giorno qualche tempo fa ho capito dove sia la magia che mi stata donata da bambina, ho capito la fortuna di essere stata proprio io quella bambina che come Alice era "diversa" dalle altre bambine.

Mi sono ritrovata da adulta in "Alice in the wonderland" vestendo i panni non solo di Alice che con curiosa innocenza va fiduciosa alla scoperta del suo mondo fantastico, ma anche del Cappellaio Matto che accetta di essere suo cavaliere pur con tutte le sue paure, per poi vestire i panni del Gianconiglio che cerca di riportare Alice "indenne" alla sua realt di bambina, o ancora vestendo i panni del Brucaliffo che con i suoi enigmi ed indovinelli ti fa vedere la vita da diverse angolature, insomma mi sono perdonata le "stranezze" che da bambina mi hanno contraddistinto permettendomi di essere la persona che oggi sono.

Un po' folle, un po' seria, ma certamente fiduciosa nella vita.

"C'era una volta" accende in me una luce che diventa in un attimo fuoco vivo in cui le favole, le storie, i racconti allora come oggi sono chiarissimi, come scolpiti nella mia mente, le parole scorrono veloci sulla carta, se non si fosse capito io amo il libro cartaceo, adoro toccarlo, annusarlo, viverlo, ma ancor di pi scorrono nella mia mente le loro immagini come i fotogrammi di un film.

Non mi stancher mai di leggere un racconto, ma ancor di pi non mi stancher mai di sognarlo ad occhi aperti, con quegli occhi curiosi e fiduciosi che ho condiviso a soli 6 anni con Alice...e soprattutto non mi stancher mai di vivere la mia vita colorandola come Alice ha fatto con la sua!

Gruppo: comunicazione|News # 799 | inserita il: 18/05/2019| Autore: Emanuela Cannella


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