L'altra sera, mentre facevo lo slalom in casa tra le stanze da riordinare, i compiti da controllare, la cena da preparare, metteteci voi tutti gli "are" che vi pare, tanto ci stanno bene, dicevo appunto mentre scorreva il nostro, come certamente il vostro vivace e per nulla stancante quotidiano, ecco che Giulio, mio figlio minore di soli 9 anni e mezzo, esordisce, tutto ad un tratto, con questa domanda, come sempre cercando con insistenza il mio sguardo per inchiodarmi al muro in attesa della mia risposta.

Mamma, ma è così faticoso essere felici?

Lì per lì prendo tempo, perché non mi aspetto che un ragazzino della sua età possa davvero pensarla una domanda così profonda e preso un bel respiro gli chiedo cosa intenda lui per essere felici, cosa significhi per lui raggiungere la felicità.

Giulio non ama che ad una sua domanda gli si risponda con un'altra domanda, ha capito perfettamente che è un modo per me di prendere tempo, per cui sta al gioco, mi sorride e risponde senza pensarci più di tanto:

- Essere felici per me significa essere in equilibrio e per farlo devi sapere esattamente cosa vuoi e cosa non vuoi...-

Se alla sua prima domanda ero rimasta basita, potete certamente immaginare il turbinio di emozioni che si sono impadronite di me in un attimo adesso.

Arieccoci ho pensato, Giulio è una spugna di sensibilità, a lui non sfugge certo la difficoltà per noi adulti di cercare incessantemente di "essere in equilibrio" in questa sempre più caotica vita!

Capisco allora che forse gli sia arrivato un messaggio sbagliato da parte nostra, perché forse lui pensa che non vi possa essere la felicità nel cosiddetto "non equilibrio"!

Così mi siedo sulla sedia in cucina, me lo prendo in braccio, a fatica perché è diventato grande ormai, tipo un orsetto lavatore e con il nostro rito di coccole abbracciose, sondiamo le profondità delle sue nuove certezze.

- Sai Giulio, non esiste un "essere felici" che vada bene per tutti, non è così che funziona!

La felicità potrebbe per te stare nell'equilibrio di cui parli, per me invece potrebbe essere nel caos, perché magari io mi posso sentire a mio agio e felice vivendo una vita piena, seppur frenetica.

Ecco qua, ho pensato, mi è venuta in mente proprio una bella risposta...chiara e semplice, non certo scontata però.

Ma a lui non basta, ehhhh no, mica me la posso cavare così facilmente!

Così si sistema meglio nel mio abbraccio e piano piano mi sussurra all'orecchio, carezzandomi con infinita tenerezza i capelli come solo lui sa fare quando i nostri ruoli come per incanto si invertono...

-Mamma, ma se davvero tu sei felice, perché ogni tanto dici che hai bisogno di recuperare il tuo equilibrio altrimenti ti manca il respiro? -

E siamo a tre, numero perfetto, Giulio ha centrato, con questa domanda, come una freccia appuntita il mio cuore e lì non ho potuto trattenermi perché due lacrime hanno rigato le mie guance mentre cercavo di ricompormi.

Già, ultimamente il mio caro ed amato equilibrio interiore si è alterato, per una serie di motivi anche indipendenti dalla mia volontà ed io sono in balia di una "me" che sta facendo i conti appunto con una nuova dimensione, quella appunto del "non equilibrio" dove tutto assume un significato ed un peso diversi, a me totalmente nuovi. Motivo per cui faccio una enorme fatica ad adattarmi alla situazione perché è forte il legame con la "me" di ieri, ma altrettanto forte è il richiamo della "me" di oggi.

Così lo guardo dritto negli occhi e gli confido che a volte noi adulti siamo davvero bravi a complicarci la vita, ci lamentiamo continuamente della vita caotica e frenetica che noi stessi alla fine ci creiamo, senza capire che forse rallentare un po' ci farebbe solo bene...

Già, fermiamoci un attimo ogni tanto e facciamo un bel respiro, alziamo gli occhi in su, il cielo è così bello, azzurro e terso, quante occasioni perse di "ossigenarmi l'anima" ho gettato via?

Scopro così che il mio caro ed amato equilibrio è sempre stato lì, sono io che sono andata via senza di lui, sono io...ma per fortuna sono tornata appena in tempo, sono tornata e questo è ciò che conta di più!