Gli
amici della Giustiniana nasce dalla
componente dei genitori dal Consiglio di
Istituto dell'Istituto Comprensivo
Statale "La Giustiniana" con sede in Via
Silla, e sedi distaccate in Via Rocco
Santoliquido e Via Maurizio Giglio..
L'idea è quella di rimettere la scuola
al centro del quartiere, integrarla,
farla crescere con il territorio e per
il territorio, ridare centralità al
concetto di formazione continua e
crescita culturale dei cittadini, della
Giustiniana.
Si
tratta ovviamente di parole importati me
che abbiamo già sentito e che quindi
suonano a vuoto. Questo lo sappiamo bene
e proprio per questo, per dare
concretezza alla nostra idea abbiamo
deciso darci obiettivi semplici ed
importanti. Tra questi certamente la
soluzione dello storico problema della
scuola secondaria (o scuola media come
si diceva prima).
E
su questo abbiamo iniziato una battaglia
politica e sociale chiamando a raccolta
le mamme e i papà della nostra scuola,
tutti i cittadini del quartiere, le
istituzioni. E' una grande sfida ma
siamo molto determinati. |
Immaginate un pentolone pieno d’acqua
fredda nel quale nuota tranquillamente
una rana. Il fuoco è acceso sotto la
pentola, l’acqua si riscalda pian piano.
Presto diventa tiepida. La rana la trova
piuttosto gradevole e continua a
nuotare. La temperatura sale. Adesso
l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la
rana non apprezzi. Si stanca un po’,
tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso
è davvero troppo calda. La rana la trova
molto sgradevole, ma si è indebolita,
non ha la forza di reagire. Allora
sopporta e non fa nulla. Intanto la
temperatura sale ancora, fino al momento
in cui la rana finisce -semplicemente –
morta bollita. Se la stessa rana fosse
stata immersa direttamente nell’acqua a
50° avrebbe dato un forte colpo di
zampa, sarebbe balzata subito fuori dal
pentolone.
Questa esperienza mostra che – quando un
cambiamento si effettua in maniera
sufficientemente lenta – sfugge alla
coscienza e non suscita – per la maggior
parte del tempo – nessuna reazione,
nessuna opposizione, nessuna rivolta. Se
guardiamo ciò che succede nella nostra
società da alcuni decenni, ci accorgiamo
che stiamo subiamo una lenta deriva alla
quale ci abituiamo. Un sacco di cose,
che ci avrebbero fatto orrore 20, 30 o
40 anni fa, a poco a poco sono diventate
banali, edulcorate e – oggi – ci
disturbano solo leggermente o lasciano
decisamente indifferenti la gran parte
delle persone. In nome del progresso e
della scienza, i peggiori attentati alle
libertà individuali, alla dignità della
persona, all’integrità della natura,
alla bellezza ed alla felicità di
vivere, si effettuano lentamente ed
inesorabilmente con la complicità
costante delle vittime, ignoranti o
sprovvedute. |
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