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Cittadini e genitori che non vogliono finire bolliti in pentola e che sostengono l'Istituto Comprensivo Statale "La Giustiniana" in Roma amicidellagiustiniana@gmail.com

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Chi siamo
Gli amici della Giustiniana nasce dalla componente dei genitori dal Consiglio di Istituto dell'Istituto Comprensivo Statale "La Giustiniana" con sede in Via Silla, e sedi distaccate in Via Rocco Santoliquido e Via Maurizio Giglio..

L'idea è quella di rimettere la scuola al centro del quartiere, integrarla, farla crescere con il territorio e per il territorio, ridare centralità al concetto di formazione continua e crescita culturale dei cittadini, della Giustiniana.

Si tratta ovviamente di parole importati me che abbiamo già sentito e che quindi suonano a vuoto. Questo lo sappiamo bene e proprio  per questo, per dare concretezza alla nostra idea abbiamo deciso darci obiettivi semplici ed importanti. Tra questi certamente la soluzione dello storico problema della scuola secondaria (o scuola media come si diceva prima).

E su questo abbiamo iniziato una battaglia politica e sociale chiamando a raccolta le mamme e i papà della nostra scuola, tutti i cittadini del quartiere, le istituzioni. E' una grande sfida ma siamo molto determinati.

Perchè abbiamo scelto una rana come simbolo
Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce -semplicemente – morta bollita. Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.

Questa esperienza mostra che – quando un cambiamento si effettua in maniera sufficientemente lenta – sfugge alla coscienza e non suscita – per la maggior parte del tempo – nessuna reazione, nessuna opposizione, nessuna rivolta. Se guardiamo ciò che succede nella nostra società da alcuni decenni, ci accorgiamo che stiamo subiamo una lenta deriva alla quale ci abituiamo. Un sacco di cose, che ci avrebbero fatto orrore 20, 30 o 40 anni fa, a poco a poco sono diventate banali, edulcorate e – oggi – ci disturbano solo leggermente o lasciano decisamente indifferenti la gran parte delle persone. In nome del progresso e della scienza, i peggiori attentati alle libertà individuali, alla dignità della persona, all’integrità della natura, alla bellezza ed alla felicità di vivere, si effettuano lentamente ed inesorabilmente con la complicità costante delle vittime, ignoranti o sprovvedute.